Dopo un periodo lungo d'assenza, abbiamo il piacere di aprire le danze con questa segnalazione di Asia Pichierri, professionista poliedrica, è: Responsabile ufficio stampa "Brassotti Agency", organizzatrice di eventi culturali, conduttrice televisiva di "Zibaldone di pensieri", editor e correttrice di bozze.
La ringraziamo per averci fatto conoscere questo romanzo.
"Le tre domande dell'angelo": Il Nuovo Romanzo di Katia Lari Faccenda Esplora la Storia di Giovanna D'Arco
Abbiamo avuto il piacere di intervistare Katia Lari Faccenda, scrittrice, musicista e restauratrice, in occasione dell'uscita del suo ultimo romanzo, "Le tre domande dell'angelo". Un'artista poliedrica che ci ha trasportato nel mondo affascinante e controverso di Giovanna D'Arco, l'eroina che ha sfidato le convenzioni del suo tempo.
Un Percorso Artistico Pluridisciplinare
Katia, cresciuta in un ambiente intriso di letteratura grazie al nonno libraio, ha scoperto la vera forza della narrativa solo in età più avanzata, folgorata da "Tonio Krüger" di Thomas Mann. Questo incontro le ha rivelato la potenza e la bellezza della parola scritta, spingendola a una lettura "quasi febbrile".
La sua vita è una concatenazione di espressioni artistiche: fumettista, restauratrice di pitture murali, cantante lirica. Ogni disciplina si lega all'altra, creando un percorso continuo dove la comprensione della materia e l'atto del creare si fondono. Tra tutte, però, il legame più forte è con l'uso della voce, sia essa cantata o scritta.
Da "Un salto al buio" a Giovanna D'Arco: Un Viaggio nella Consapevolezza
Prima di "Le tre domande dell'angelo", Katia Lari Faccenda ha pubblicato "Un salto al buio" (2018), un "romanzino" nato da profonda empatia, che narra l'incontro di due padri uniti dal dolore. Un'opera che ha aperto la strada, definita dall'autrice stessa "di facile fruizione, surreale e poetico".
Con il nuovo romanzo, Katia compie un nuovo "salto al buio", addentrandosi nella Storia per esplorare la figura di Giovanna D'Arco. La scelta di questa eroina nasce da una vera e propria necessità interiore. L'autrice ha voluto narrare la parabola di Jeanne in modo trasversale, come la storia di una ragazzina cresciuta nella guerra che decide di assumersi la responsabilità per un futuro ancora da immaginare, guidando una marcia silenziosa di studenti. Il racconto, pur rispettando i dettagli biografici, è filtrato da una diversa attualità e ambientato in un "Medio Oriente contemporaneo intriso di Medioevo e visionarietà".Katia ha tentato di "cantare" Jeanne, nel senso che "cantare un eroe è accorgersi della mancanza e tradurla in pienezza".
Il Messaggio di Giovanna D'Arco: Coraggio, Silenzio e le Domande dell'Angelo
Secondo Katia, la storia non insegna direttamente, ma si intreccia con il vissuto di ognuno, lasciando tracce da seguire per trovare "molte porte e chiavi". La voce di Giovanna D'Arco rappresenta il coraggio puro, l'esempio di una ribellione possibile e rischiosa. Giovanna osò interrogarsi, rifiutare un matrimonio combinato, guidare un esercito, e avere un rapporto personale con Dio, rifiutando di ritrattare e accettando il rogo. La sua voce è stata un "richiamo potente di una rivolta".
Il silenzio è un'altra tematica chiave del romanzo. Per Giovanna, il silenzio è quello della consapevolezza che tace per raccogliersi e ascoltare. Per l'autrice, il silenzio è un elemento imprescindibile della sua vita, "il suo respiro", necessario per la creazione.
Infine, la figura dell'angelo rappresenta il modo in cui Katia ha affrontato il rapporto di Giovanna con l'assoluto e le sue visioni. L'angelo è una presenza costante che interroga senza insegnare, e le sue "tre domande" sono rivolte anche al lettore, invitandolo all'interpretazione personale.
Il messaggio che Katia vuole trasmettere con questo libro è la "possibilità di sguardo", lasciando ampio spazio al lettore per esplorare e far proprio il romanzo.
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