domenica 27 settembre 2015

A tutto tondo art festival si conclude in bellezza!


Cari lettori,

con un po' di ritardo, ecco qui il “diario di bordo” della prima edizione de “A tutto tondo art festival”.



Si è conclusa la prima edizione di “A tutto tondo Art festival” svoltasi nel museo delle Tradizioni Popolari di Canepina, la kermesse artistica, organizzata da “In giro con l'arte”, movimento artistico senza scopo di lucro fondato dalla scrittrice Concesion Gioviale e dal fotografo Alberto Costantini.



L'evento prevedeva una fitta programmazione di appuntamenti tra le giornate del 19 e del 20 settembre, quali: presentazioni letterarie, mostre pittoriche, fotografiche e musica. Era prevista anche la partecipazione di un team di attori qualificati, costretti a rinunciare alla manifestazione per un altro impegno improvviso retribuito.

Si, perché, ricordiamo a tutti i nostri lettori, che In giro con l'arte è un movimento artistico senza scopo di lucro e che locandine, pubblicità e buffet (dove previsto) sono sempre a carico della direttrice artistica e dei propri collaboratori.

L'evento è stato fortemente supportato dal direttore del museo Quirino Galli e dal patrocinio del Comune di Canepina che ha fornito tutta l'attrezzatura necessaria per allestire le mostre. Straordinaria è stata la gentile partecipazione del Sindaco, Aldo Maria Moneta, che ha aperto la manifestazione con la cerimonia del taglio del nastro. Un buon segno questo, in quanto si hanno buone intenzione del voler divulgare la cultura che, ultimamente, fatica a farsi strada.

Il museo delle Tradizioni Popolari di Canepina, ex convento dei Carmelitani e casa delle suore del Preziossissimo Sangue, è stato il luogo suggestivo che ha ospitato la manifestazione.

Un grande elogio va al signor Alberto Scala, custode del museo, che ha assistito la direzione artistica fornendo il supporto necessario per allestire la manifestazione. Non solo, si è messo a disposizione per tutti gli ospiti, fornendo informazioni interessanti sulla storia del museo.

Altra piccola “Chicca” è stata vedere un gruppo di artisti circondare il signor Scala, mentre raccontava la storia della sua vita. Non nascondiamo che la tentazione di scriverci un romanzo, è stata molto forte e non è detto che non accada.



Dobbiamo ammettere che, questa due giorni, è stato un progetto impegnativo e ambizioso, in quanto gli artisti coinvolti erano ben 11 e coordinare tutto è stato veramente difficile.

Nonostante ciò, proviamo una grande soddisfazione, nell'apprendere che l'evento ha riscosso un forte interesse mediatico e una folta presenza di persone provenienti da fuori.

Nota stonata, dopo la fatica per portare una macchia colorata, in un paese di anime che si “lamenta” che non c'è mai niente di interessante, è che sono stati pochi gli abitanti del luogo a partecipare alla kermesse. Le ragioni non si spiegano, basti pensare che all'uscita della messa domenicale c'erano più di 200 persone e nessuno si è fatto incuriosire dall'istallazione artistica di Teresa Pontillo che era all'entrata del museo. Nonostante il signor Scala abbia promosso l'evento, mandando molti comunicati stampa, che si aggiungono a quelli dell'organizzazione e a quelli inaspettati di alcune autrici, la risposta del paese è stata negativa. Quindi una grossa bocciatura agli abitanti del paese che non hanno ben risposto al nostro invito.



Ritornando al festival, ad accogliere nella sala i visitatori c'erano l'esposizione artistica del fotografo Alberto Costantini e quella delle tele di Teresa Pontillo, rimaste per tutta la durata dell'evento.

Ad inaugurare questa bellissima manifestazione è stata Marta Tempra con “A.D. 1243, l'ultimo assedio”, un bellissimo romanzo ambientato in Tuscia.

Non nascondiamo che è stato proprio intenzionale iniziare con questa autrice, ingegnere nucleare di giorno e scrittrice di notte. Marta era al taglio del nastro ha regalato una copia del romanzo al Sindaco. Ci ha fatto molto piacere che numerose copie del suo libro siano state vendute durante la manifestazione.

A seguire “Emanuela Rocca” con “Olfle” un fantasy che narra le vicende di una bambina che mostra il proprio mondo corrotto e contaminato a un elfo che scopre una dura e cruda verità che non conosceva. Un libro non solo destinato ai ragazzi, ma un testo che apre gli occhi a un mondo adulto ormai contaminato dalla negatività.

Continuando con gli eventi letterari, ritroviamo la nostra bravissima Loriana Lucciarini con “Il cielo di Inghilterra” un romance vecchio stile che ci ricorda molto Charlotte Bronthe, infatti la scrittrice ci rivela essere la sua preferita. Un romanzo ricco di sconvolgimenti, che parla del cambiamento e dell'affrontare un mondo diverso da quello che ci siamo sempre costruiti.

A concludere la giornata, ci hanno pensato i Kryia, gruppo metal rock, che ha riadattato e arrangiato i propri brani, in occasione della kermesse e dobbiamo ammettere che ci sono piaciuti moltissimo.

Ricordiamo che Emiliano Guiducci oltre ad essere il cantante dei Kryia in questa manifestazione è stato di preziosissimo aiuto per l'allestimento del palco, improvvisandosi fonico. Grazie a lui e a “Musa distorta” la pagina facebook che promuove tutti i suoi eventi musicali.



La stanchezza era tanta, ma l'entusiasmo ha preso il sopravvento, e il giorno dopo eravamo pronti per una nuova avventura artistica.

Sempre dell'Arpeggio Libero ( casa editrice che ha investito su Marta Tempra e Loriana Lucciarni) scopriamo Emiliano Sclame con “Il circolo Trevi” un thriller psicologico che tiene i lettori con il fiato sospeso. A sorprenderci è stato sapere che l'identità di Emiliano cela quattro mani: quelle di Marco Mancini e Valerio Marchisio, due artisti che si conoscono da anni e che portano avanti molti progetti insieme, anche quello dei “Ladri di Mescal”, di cui parleremo tra un po'.



A concludere il circolo di presentazioni è stata Giovanna Avignoni, con “Sono nato troppo presto” e “ Come una bolla”, l'autrice proviene da una famiglia dalla forte componente artistica e spiega che le copertine sono dipinti di suo padre. A sorprenderci non è solo questo, ma l'eleganza che l'autrice mostra, nell'esprimere concerti forti come le paure, il non accettarsi, attraverso delle bellissime fiabe che hanno molto da insegnare agli adulti. Concetti come malformazioni, problemi fisici e paure vengono spiegati attraverso gli occhi di bambini che sanno vedere oltre le apparenze.


A concludere, invece, il festival sono stati i Ladri di Mescal e il Sogno della Crisalide.

I ladri di Mescal ci hanno proposto un alternarsi di cover riadattati e di divertenti brani originali, una performance professionale che ha portato il pubblico a divertirsi, peccato che alcuni dei loro ospiti alla fine del loro concerto, non siano rimasti, in quanto si sono persi l'eccellente esibizione di Vladimiro Modolo che sta facendo parlare di se e del “Sogno della Crisalide” anche su Reppubblica, il noto giornale Romano. Il cantautore, infatti, ha un curriculm che fa invidia a qualsiasi cantautore italiano affermato, accompagnato da violino e piano, poi, ha reso la sua esibizione ancora più affascinante e, si, ammettiamo, commovente. Anche se confermiamo che l'artista passa dal genere romantico, al politico e al comico, con estrema facilità, senza appesantire il pubblico durante la performance.



Che dire, è stato un evento molto soddisfacente, anche se ci sono sicuramente delle migliorie da fare.

Ringraziamo in particolar modo il gruppo di autori che ci ha aiutato a divulgare la notizia sul web.

Presto scriveremo una recensione su ognuno di loro, quindi continuate a seguirci!

Inoltre ringraziamo anche Tony Esposito e Radio Emozioni e Roma da Leggere che ormai ci segue da mesi!



Bene amici del web, si conclude qui un bellissimo capitolo della nostra lunga avventura! Viva l'arte e viva la condivisione!
























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