sabato 13 gennaio 2018

Scoprendo la penna di... Deborah Fasola

Buongiorno amici del web, qui è Mrs Art's lover che scrive e oggi vi parliamo di Lei. La "regina" dei romance, pubblicati sia con Grandi editori che auto-pubblicati, una damigiana piena di fantasia che si rigenera, ogni volta che la parola "fine" chiude un suo romanzo. Di chi parliamo? Deborah Fasola.
Ecco a voi l'intervista.


Quando hai iniziato a scrivere e perché.
Ero alle scuole medie e ricordo che amavo così tanto leggere che a un certo punto ho voluto scrivere quello che mi sarebbe piaciuto leggere. Diciamo che ho iniziato proprio per questo, per via della mia fantasia che scalpitava, per mettere nero su bianco emozioni e pensieri.



Scrivere è una fuga dalla realtà?
Decisamente sì. È entrare in un’altra realtà, esorcizzare i dolori, tirare fuori le emozioni, sentire di più, respirare di più, soffrire di più.
Scappare ma non farlo affatto, andare altrove, in un posto migliore, affrontando comunque ogni cosa.


Scrittura, lettura e dislessia, ci hai mai pensato?
Da educatrice mi son trovata spesso accanto a bambini dislessici e… volere è potere. Si può raggiungere la lettura anche con questo problema, e alle volte anche la scrittura. Penso che tutto sia possibile se seguiti adeguatamente.

Parlaci del tuo primo lavoro in due righe
Il primo è stato un lavoro di viscere, di pancia e di emozioni. Diciamo che avevo ancora molto da imparare, capire e sapere, proprio come ho ancora molto da imparare adesso. Allora però ero emozionata, andavo incontro all’ignoto, ero euforica. All’oggi è tutto più ridimensionato.

Parlaci del tuo ultimo lavoro in due righe
Il mio ultimo romanzo edito è una storia a cui tengo particolarmente perché tratta un argomento attuale molto delicato e importante, quello della malattia.
È inoltre una storia d’amore, un amore esteso però, un amore in tutte le sue forme.

Cosa è cambiato tra il primo e l’ultimo?
La maturità, ma anche la consapevolezza, in primis quella di avere ancora tanta strada da fare. La sola cosa che  non cambia mai è la voglia di continuare, le emozioni che provo, la necessità che mi spinge ad andare avanti.

Il tuo autore preferito, perché?
Non ho un preferito in senso stretto. Amo autori del calibro di Zafòn ma anche quelle rosa contemporanee come la Hoover. Amo moltissimi autrici italiane, soprattutto self. Amo la buona letteratura, le buon penne e quelle si nascondono ovunque, per fortuna.

Come è cambiato il tuo lavoro con l’impatto del digitale
E’ diventato più rapido, più immediato, più fruibile e più facilmente promuovibile. Direi tanto, quindi, anche il mio lavoro da editor ne ha piacevolmente risentito, è diventato più veloce e i contatti con gli autori più semplici.

Tu e i social network?
Amore e odio. Li adoro perché mi consentono di sentire e tenermi in contatto con chi amo e che magari è lontano, e per le persone splendide che mi hanno permesso di conoscere ma al tempo stesso trovo che abbiano preso troppo piede nella nostra quotidianità e mi manca quando era tutto “più reale”.

Cosa fai prima di scrivere?
Nessun rituale, a dire il vero, se non quello di liberare la mente e staccare il telefono. Poi mi lascio andare alla fantasia e alle emozioni e tutto si compie da sé.

Ricevuti rifiuti? Come hai reagito?
Non avendo mandato che poche volte i miei manoscritti a case editrici, no, sembrerà strano ma non ne ho mai ricevuti. Le Big con cui ho collaborato mi hanno cercata loro, salvo la prima volta con Rizzoli che mi ha subito dato risposta positiva, mentre per il resto, essendo una self, non sottopongo in visione a nessuno i miei romanzi e faccio tutto da me.



Musa ispiratrice?
Le mie emozioni, i miei sogni, alle volte i telefilm che amo e quello che mi fanno provare.
Ma soprattutto ciò che provo io, che sento, che sogno e che vorrei.

Tu e il sociale? Cosa ne pensi?
Sono poco sociale, nel senso che sono abbastanza una Lupa solitaria. Sto benissimo da sola e sono poco incline a riempire il mio prezioso tempo di solitudine con chiunque. Quando però sono con gli altri, sono decisamente di compagnia e trascino le situazioni e le serate, o giornate, condivise.

Perché leggere i tuoi libri?
Perché ci sono dentro io, tutta me stessa. Perché ci sono tante emozioni, ma soprattutto perché, nel mio piccolo, sono originali, o almeno così credo e mi dicono.

Descriviti in tre parole
Testarda, pessimista, stakanovista.

Consigliaci un collega
Una sola? E’ difficilissimo, ma se devo sceglierne una dico Roberta Volpi.

Eventi futuri
Sto lavorando a un nuovo romantic suspense, a metà tra lo young e il new adult e ho in programma almeno altre quattro pubblicazioni per questo 2018. Quindi tanti eventi in arrivo, che spero piaceranno a chi mi segue sempre con tanto affetto. E che ringrazio di cuore.


Contatti
Mi potete trovare sulla pagina Facebook al mio nome, oppure alla mail: deborah.fasola@libero.it.
Il mio sito invece è al link: http://deborahfasola2.wixsite.com/deborahfasola
Grazie di cuore per quest’intervista e per il vostro tempo, un caro saluto a tutti coloro che mi leggono e un abbraccio stretto a voi di Musa Distorta e In giro con l’arte!

Le redazioni di Musa Distorta e In giro con l’arte ti ringraziano e ti augurano in bocca al lupo per i lavori futuri, siamo certi che saranno sempre un grande successo.




 

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