domenica 26 marzo 2017

PRESENTAZIONE AUTORE - CIRO ABBATE

Gli artigli dell’Aquila Nera, Youcanprint Edizioni

Thriller fantapolitico

Ciro Abbate

Di cosa parla il tuo libro?
Il mio romanzo narra le vicende di Allan Crowford, Tenente della polizia di New York, che assieme al suo collega e amico Brian Williams comincia un filone di indagini all'insaputa del Distretto. Il motivo scatenante di questa indagine è una lettera ricevuta in forma anonima. Sulla busta solo un marchio a forma di serpente.
L’incipit della storia è quanto accaduto l’11 settembre 2001. L’immane tragedia che ha colpito l’America e il mondo intero.
Dopo le rivelazioni contenute in quella strana lettera, Allan e Brian si imbatteranno nell’organizzazione più spietata della storia dell’umanità: l’Aquila Nera.
Su un binario parallelo scorre l’altro tema fondante del mio romanzo: L’Antico Testamento, o meglio, la lettura letterale dell’A T. Dopo una serie di eventi traumatici, il protagonista e il suo amico verranno salvati e “arruolati” da un’altra organizzazione: i Serpenti. Insieme cominceranno una strenua lotta per il bene dell’umanità.

Un frammento del libro:
«Allan, Brian, d'ora in poi non sarete più persone comuni, non avrete più obblighi verso le autorità corrotte che vi hanno ingannato; d'ora in poi sarete Serpenti, da questo momento in avanti sarete parte di un'organizzazione che da millenni lotta contro il male, e porta il suo aiuto al genere umano, umiliato e schiavizzato da poteri che nemmeno immaginate. Da oggi, voi due siete indissolubilmente parte di noi. E noi avremo cura delle vostre vite. Ho solo un ultimo consiglio da darvi.
Non lasciatevi trascinare dal vuoto, non lasciatevi condurre al nulla assoluto. Dovrete resistere alla tentazione di mollare, molte volte, ma io so che ce la farete. E... quando entrerete nei meandri dell'abisso umano, ricordate, non permettete all'oscurità di ingannarvi. Non fatevi fuorviare da chi vuole usare la storia per insegnare qualcosa. Ricordate sempre: la storia non insegna, non può farlo.
È soffocata, contesa, stuprata; tra chi la vuole madre di ogni avvenire, e chi la proclama figlia di ogni presente. La storia non insegna, può solo ripetersi, in un circolo vizioso e mortale, può solo sperare che al prossimo giro, qualcuno s'accorga di lei... Ricordate queste parole e fate tesoro dei miei consigli. Buona fortuna.»

Quando e come è nata l’idea per il tuo libro?
Ho approfondito per anni le tematiche relative al dibattito sull’11 settembre, tra i contestatori della versione ufficiale e chi la difende. Dopo tanto studio ho preso una posizione. Ho compreso che la versione ufficiale non sta in piedi.
Nel 2012 ho avuto l’idea: un romanzo. Una storia in cui inserire dati che il mainstream, nella migliori delle ipotesi, tratta con sufficienza, diffidenza e derisione.
Come descritto nell'introduzione la storia si divide in tre parti: realtà, finzione e possibili verità. L’ispirazione e i dati su cui basare la storia provengono dai lavori documentaristici di Massimo Mazzucco (per quanto riguarda l’11 settembre) e dai saggi letterari di Mauro Biglino (per quanto riguarda l’A T). Questi due ricercatori mi hanno onorato con le loro prefazioni e di questo sono immensamente grato e orgoglioso.

Quando e come è nata la tua passione per la scrittura?
Per il quando: da ragazzo. Ho cominciato a scrivere – poesie – a 17 anni. Ho partecipato a vari concorsi di poesia ottenendo varie pubblicazioni. Poi mi sono dedicato al giornalismo, la narrativa e questo è il mio primo romanzo.
Per il come: non è spiegabile. È un impulso, a volte pare venire dall’esterno.

Come definiresti la tua esperienza da autore?

Una continua ricerca e una continua fonte di stimoli. Una esperienza professionalmente e umanamente meravigliosa.  






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