Benedetta Gravina, classe 92,
doppiatrice di professione, esordisce nel teatro, con lo spettacolo “Il
fantasma dell’opera” in collaborazione con la sua più cara amica e del quale il
ricavato è stato devoluto in beneficienza. Da allora non abbandona più il
teatro. Lo definisce terapeutico, un qualcosa che ti mette completamente a
nudo, una funzione terapeutica che serve a liberare tanti blocchi a livello
emotivo.
Nello spettacolo “Se son rose
fioriranno” di Simone Pappalardo, interpreta Marina, la moglie del
protagonista, annoiata da un matrimonio ormai monotono e privo di entusiasmo.
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