mercoledì 31 gennaio 2018

Voltando pagina... ho scoperto "Il divoratore d'ombra" di Gianluca Villano - Recensione

Amici del web,
oggi Mrs Art’s Lover vi parla di un libro che dovete assolutamente leggere. Non solo per la bellezza della storia, ma anche per il gioco tra l’introspezione e la fantasy che Gianluca Villano è stato capace di creare.

Autore: Gianluca Villano
Titolo: Il divoratore d'ombra - La saga della corona delle rose
Pagine: 276 
Casa editrice: Self pubblishing - Youcanprint 
Prezzo: 15 euro
Voto: 9 (ma giusto perchè aspettiamo di leggere il secondo!)

La sinossi che troviamo in giro per le librerie online non gli rende giustizia, a mio avviso, ma io sono la maga dello spoiler, quindi cercherò di non dire troppo.

La storia comincia con il rapporto fraterno tra Crios e Logren (piccola chicca: Gianluca Villano è registrato su facebook proprio con questo nome). I due sono amici di infanzia e sono cresciuti nell’Asher, vecchio asilo delle Levatrici. Crios, rispetto a Logren è forte, molto bello ed è impossibile non notarlo. Ha un ruolo molto importante nella storia in quanto, attraverso un’antica cerimonia, sarà consacrato come Divoratore d’Ombra.
Logren, invece, è meno vistoso, mite, sensibile ed ha una bellissima qualità che spesso però gli sarà d’ostacolo: l’interiorità, profonda.
Questa lo porterà a vedere e sognare cose che gli altri non possono percepire e che spesso lo porteranno a chiedersi dove sia il limite tra realtà e fantasia.
Non vi dico di più, anche perché devo continuare la lettura del secondo capitolo.
Ho letto tanti libri self, ultimamente. Gianluca, non è da self. Gianluca è paragonabile ai migliori autori fantasy che sono in circolazione e collezionano migliaia di vendite.
Il suo modo di scrivere è avvincente, poco scontato, vasto e scritto in un italiano perfetto.
Quello che mi ha colpito del testo è la grande fantasia che Villano ha sfruttato, dando vita a personaggi, quartieri, oggetti, credenze, creature, poteri, personaggi INVENTATI di sana pianta senza incombere nell’errore di replicare altri romanzi già letti. Insomma, un lavoro totalmente originale.
E di questi tempi, cari amici del web, si fa fatica a trovarne.
Un libro destinato non solo agli amanti del fantasy, ma anche a quelli che si deliziano nelle letture introspettive. Qui si parla della crescita spirituale di un ragazzo adolescente o poco più. La fantasia di Villano lascia spazio a porsi delle domande e anche a prendere spunto per un cammino di profonda spiritualità.
L’autore si è ispirato a giochi di ruolo come D&D e si sente l’influenza nel filo della storia, costruita esattamente in funzione di questa passione. Non si tratta di un testo interattivo, ma è facile calarsi nella storia, soprattutto per gli amanti dei giochi di ruolo. Un fantasy medievale d’altri tempi direi…  Un po’ di “antico” ispirato dal moderno.
Foto presa dal profilo dell'autore
Quello che mi piace del personaggio principale è che nonostante si tratti di un profeta, questi non rinuncia ne rinnega il suo aspetto umano, che spesso si rivela confuso e complicato.
Ci sono un be po’ di personaggi, io ho dovuto segnarli, ma del resto l’ho fatto anche con Harry Potter, quindi è un “difetto”, se si può considerare tale, del tutto perdonabile.
Altro punto fondamentale della storia è la linea sottile tra cosa è giusto e cosa è sbagliato, tra bene e male. Starà nel lettore stabilire di chi fidarsi… basta, non dico altro. Leggetevelo!
Ho già il secondo libro nello scaffale, vi farò sapere, perché questo primo volume ha sollevato tantissimo le mie aspettative. Ma so che Gianluca non deluderà.


Se volete un assaggio della scrittura di Gianluca Villano, qui sotto potete scaricare L'ancella di Crios, uno spinoff gratuito del romanzo:






domenica 28 gennaio 2018

I RadioAttiva ad Anime di carta

Amici del web,
esordio dell'anno dei Radio Attiva. Finalmente tornano a sgranchirsi corde vocali e mani.
Saranno ospiti del festival di Anime di Carata, movimento artistico che promuove arte emergente.
E noi di In giro con l'arte non potevamo perdercelo. Saranno anche presentati i nuovi brani della band che andranno a far parte del loro primo lavoro.

Curiosi? 

Beh non potete mancare.



  • Martedì dalle ore 21:00 alle ore 0:00
    Dal 30 gennaio alle 21:00 al 31 gennaio alle 0:00
  • Locanda Blues - Roma, Via Cassia 1284


venerdì 26 gennaio 2018

I KID IS GONE tornano sul palco

Amici del web
torna la alternative garage dei KID IS GONE! Una band che noi seguiamo da mesi. Come si suol dire... "spaccano".
Oggi è venerdì, domani alcuni di voi non lavorano, perchè non approfittare?
Ricordatevi di sponsorizzare sempre gli artisti di nicchia! in apertura, la suggestione catalizzatrice degli Hypnotica Factory.

Link diretto all'evento di facebook:

https://www.facebook.com/events/1723180767694996/?active_tab=about


  • Oggi dalle ore 21:30 alle ore 0:30
    Dal 26 gennaio alle 21:30 al 27 gennaio alle 0:30
  • B-Folk
    VIA DEI FAGGI 129 A1, 00172 Roma

giovedì 18 gennaio 2018

Scoprendo le note di... Alessandro Dionisi

Buonasera amici del web, qui è Mrs art's lover che scrive :) 

Da bambino allestiva una bancarella all’interno di un mercato e vendeva i suoi giocattoli, in età mautra ha scoperto il suo amore per la musica, grazie al wakman, la sua immaginazione non si è fermata e ha voluto trasformarla in realtà facendo della musica la sua professione. Si divide tra teatro e band e ha tanta voglia di fare. Di chi stiamo parlando? Oggi è la volta di Alessandro Dionisi di Radioattiva.

1.    Quando hai iniziato a suonare e perché?
Ho cominciato a suonare non prestissimo, prima ho ascoltato tanta musica, ero uno di quelli che prendeva il walkman e non lo spegneva mai.. Oddio, così sembro un po’ troppo vintage! Ahahahha, sempre W il walkman che mi dava la possibilità di ascoltare, viaggiare e fantasticare con la testa! Fate, elfi, mostri, reale, immaginario. Tutto vicino. 


2.     La musica è una fuga dalla realtà?
Qualche volta si, altre volte ci sei dentro e la vuoi cambiare. Dipende molto cosa ascolti: Pink Floyd sono irrazionali, una bella visione, un mondo oltre. I Linea 77 sono realtà e li sale adrenalina perché sei letteralmente incazzato!


3.    La musica, può salvare?
La musica ha il compito di salvare. La musica è terapia, qualcosa che non riesci a palpare ma di cui hai bisogno. La musica è cuore e sangue di molte culture. Basti pensare al blues delle origini, la musica africana, la musica del nostro meridione. Quindi è una grande comunità e di conseguenza deve essere condivisione, positività, cambiamento, amore!


4.    Parlaci del tuo primo lavoro in due righe
Il mio primo lavoro: da bambino quando arrivava l’estate, allestivo un mercatino e vendevo i miei vecchi giocattoli come alcuni fumetti, ma anche due pesche prese in casa, una vecchia tuta da ginnastica.

5.    Parlaci del tuo ultimo lavoro in due righe.
Sono immerso per due lavori teatrali: scrittura di Mediterranea, una storia legata all’immigrazione che riprende il primo singolo dei RadioAttiva (la mia band) e come coro in “Lisistrata” una commedia che Aristofane nel 411 a.c. Quest’ultima è riadattata ai giorni nostri osservando i due blocchi… La guerra fredda non è mai terminata.

6.    Cosa è cambiato tra il primo e l’ultimo?
Tra i due lavori molto… Mi divertivo più prima! Ahahahahahah

7.    Il tuo musicista preferito, perché?
Ce ne sono tanti… Anche qui dipende dallo stato in cui vivi, cosa vuoi ascoltare e per fortuna di musica ne ho sempre ascoltata molta fin da bambino. Potrei dirti Guns, Metallica, Radiohead, Bowie, Toll, Alice in Chain, Litfiba, Timoria, Bauhaus, ma Iggy Pop, Machine Head, Amy Winehouse, Garbage, Nirvana, Black Sabbath, Patty Pravo, Rolling Stones e Led Zeppelin rimarrebbero male, insieme a tanti altri!


8.    Come è cambiato il tuo lavoro con l’impatto del digitale
Il mio lavoro nella scrittura non è cambiato molto. Ho sempre con me un quaderno, una matita e una penna. In ogni caso con il digitale ho imparato poco alla volta. Scrivo più cose sul pc, per esempio i racconti. Le canzoni ancora no e non credo le scriverò sul pc. Perderei il mio lato istintivo. Il pc è più riflessivo, meno Rock!


9.    Tu e i social network?
Li controllo… Dipende che uso ne fai. Sono dell’idea che oggi siamo più liberi ma maggiormente controllati. Lungo discorso. Non bisogna allontanarsi dal reale. Per il resto L’informazione la cerco solo attraverso vari social non certo i tg a regime! Sono un divoratore di informazione attraverso i social! Su You Tube guardo molti documentari, vecchi film, concerti, cartoni della mia infanzia!


10. Cosa fai prima di suonare?
Sinceramente niente di particolare. Se sono live devo riscaldare la voce altrimenti le stecche coloreranno la serata. Prima delle prove mi rilasso. Spesso leggo. Amo la lettura quindi credo faccia maggiormente questo!


11. Ricevuti rifiuti? Come hai reagito?
Nella musica si! No, non l’ho mai presa male, assolutamente! Magari per un provino ci tenevo di più, ma fondamentalmente cresci soprattutto da un No!


12. Musa ispiratrice?
Lady Oscar! Amavo quel cartone!


13. Tu e il sociale? Cosa ne pensi?
Nel sociale sono impegnatissimo! Ho fatto servizio civile evitando di mettere una misera mimetica andando a sparare colpi come un bracconiere! Sono anti militarista convinto e pacifista! Oggi la politica si è mangiata letteralmente il sociale. Ci specula sopra. Lo monopolizza a proprio piacere.
D’altronde viviamo in uno stato oligarchico il cui fine è quello di non rispettare la costituzione. Non a caso il signorino di Rignano sull’Arno insieme alla sua amica di Laterina con nonno Verdini volevano spezzarla in due. La meritocrazia non esiste: si va avanti con le balle, la corruzione. La povertà arricchisce i grandi ricchi! Il popolo per anni è stato anestetizzato, sotto un regime mediatico subdolo che di volta in volta è diventato sempre più violento. Pochi giorni fa ho letto dei dati dove solo il 25% dei giovani oggi andrebbe a votare.  Hai presente The Walking Death? Siamo in quella fase: non le prime serie, ma quando gli zombie cominciano a scomparire e il controllo sul territorio diventa violento, cinico. La complicità oggi è tra l’aggressivo e lo zombi! Nel frattempo lassù a corte s’ingozzano e sbellicano dalle risate! Tutto questo è sociale!


14. Perché ascoltare la tua musica?
La mia musica è diretta, quindi m’auguro dia una scossa!

15. Descriviti in tre parole
Alto, testardo, carico.


16. Consigliaci un collega
Te ne consiglio due: Emiliano Guiducci e Maurizio Frangella. E’ come la storia su in alto dei Metallica e dei Rolling Stones!


17. Eventi futuri
Con i RadioAttiva darci sotto di brutto: quindi album, live, composizione. Con la redazione di Musa distorta crescere ma noto che stiamo seminando alla grande! Quando hai passione raccogli i frutti, non seccherai mai una pianta!  Nella vita viaggiare sempre!


18. Contatti
Alessandro Dionisi (fb) radioattiva (pag.band)
Alexnuvola (instagram) + radioattiva_rockitaliano
@radioattivarockitaliano (Twitter)


Le redazioni di Musa Distorta e In giro con l’arte ti ringraziano e ti augurano in bocca al lupo per i lavori futuri, siamo certi che saranno sempre un grande successo.




 

martedì 16 gennaio 2018

Pretty Little Liars - Recensione


Cari amici del web,
oggi vi parleremo di una serie che ha tenuto incollati milioni di persone sullo schermo, per sette lunghissimi anni. Un dramma thriller psicologico che, come una droga, ha condizionato le nostre giornate. Almeno le mie. Di cosa sto parlando? Pretty Little Liars. La serie tratta dall’omonima serie di libri scritti dalle magiche mani di Sara Shepard. Ecco qui la recensione per Musa distorta e In giro con l’arte:

Informazioni sulla serie:

Pretty Little Liars

Dramma, thriller psicologico.

Stagioni: 7 (l’ultima uscita da pochi giorni su Netflix)

Creatrice: Merlen King

Voto complessivo: 8

Lo sapete mantenere un segreto? Sì? Sperate di non incontrare mai nella vita un personaggio come A.
La trama parla di cinque ragazze del liceo capitanate dalla bella, ma altrettanto ambigua Alison Di Laurentis, attorno alla quale gira tutta la serie, nonostante la sua morte.
Il giorno della sua scomparta tutte le sue amiche ricevono un messaggio che innesca una sorta di bomba ad orologerie e una lotta contro il tempo che costringerà anche la più buona sulla faccia della terra, come Aria, a commettere le peggiori cose, andando anche contro le stesse amiche, a costo di proteggere il suo segreto.
Quale sarò? Non vi dico nulla eh!
Ma Aria non è l’unica a finire dentro la ragnatela del ragno. Presto la seguiranno anche Hanna, Spencer ed Emily. E tutte le persone che si avvicineranno a loro.
Questa cerchia di amiche costudisce numerosi e scioccanti segreti: tradimenti, omicidi, incidenti che messi a tacere, generano un susseguirsi di conseguenze disastrose e la fine di importanti rapporti.
La situazione, giorno per giorno, si ripercuote sull’intera comunità di Rosewood. E ogni protagonista spesso si ritrova ad essere un potenziale sospettato “A”.
Ci sono vari “camei”, ma forse è stato troppo l’azzardo della regista. Molte similitudini con altre serie del passato, come ad esempio: Gossip girl o Desperate housewife (le madri delle protagoniste si riuniscono spesso e volentieri, per capire cosa succede alle figlie).
La recitazione è di buon livello, anche se la trama a volte è così assurda che si finisce per pensare che si sta vedendo una serie grottesca. Tanta roba, troppa e di tutto.
Per non parlare della sesta e settima serie che per carità, ero così affezionata ai protagonisti che l’ho gradite entrambe, ma la trama poteva benissimo concludersi alla quinta. A mio avviso.
Devo dire che è molto interessante la gestione del mistero. Anche il più bravo detective riuscirebbe a capire chi è A. Io ci ho messo un po’… ma sono stata brava e attenta. La serie oltre che ad essere piena di elementi forvianti, è ricca di elementi che, se ben osservati, vi porteranno alla soluzione.
La serie può essere seguita da tutto il pubblico, non solo quello femminile, ma anche quello maschile che, oltre a rifarsi gli occhi, si intripperà il cervello.

Non vi dico di più perché sono la regina dello spoiler, ma se vi piacciono le serie ricche di complotti, misteri, sospance e a volte anche un po’ demenziale (vedi la ragazzina malata che Spencer incontra in un manicomio, stile Esorcista), questa è la serie che fa per voi. 

sabato 13 gennaio 2018

Scoprendo la penna di... Deborah Fasola

Buongiorno amici del web, qui è Mrs Art's lover che scrive e oggi vi parliamo di Lei. La "regina" dei romance, pubblicati sia con Grandi editori che auto-pubblicati, una damigiana piena di fantasia che si rigenera, ogni volta che la parola "fine" chiude un suo romanzo. Di chi parliamo? Deborah Fasola.
Ecco a voi l'intervista.


Quando hai iniziato a scrivere e perché.
Ero alle scuole medie e ricordo che amavo così tanto leggere che a un certo punto ho voluto scrivere quello che mi sarebbe piaciuto leggere. Diciamo che ho iniziato proprio per questo, per via della mia fantasia che scalpitava, per mettere nero su bianco emozioni e pensieri.



Scrivere è una fuga dalla realtà?
Decisamente sì. È entrare in un’altra realtà, esorcizzare i dolori, tirare fuori le emozioni, sentire di più, respirare di più, soffrire di più.
Scappare ma non farlo affatto, andare altrove, in un posto migliore, affrontando comunque ogni cosa.


Scrittura, lettura e dislessia, ci hai mai pensato?
Da educatrice mi son trovata spesso accanto a bambini dislessici e… volere è potere. Si può raggiungere la lettura anche con questo problema, e alle volte anche la scrittura. Penso che tutto sia possibile se seguiti adeguatamente.

Parlaci del tuo primo lavoro in due righe
Il primo è stato un lavoro di viscere, di pancia e di emozioni. Diciamo che avevo ancora molto da imparare, capire e sapere, proprio come ho ancora molto da imparare adesso. Allora però ero emozionata, andavo incontro all’ignoto, ero euforica. All’oggi è tutto più ridimensionato.

Parlaci del tuo ultimo lavoro in due righe
Il mio ultimo romanzo edito è una storia a cui tengo particolarmente perché tratta un argomento attuale molto delicato e importante, quello della malattia.
È inoltre una storia d’amore, un amore esteso però, un amore in tutte le sue forme.

Cosa è cambiato tra il primo e l’ultimo?
La maturità, ma anche la consapevolezza, in primis quella di avere ancora tanta strada da fare. La sola cosa che  non cambia mai è la voglia di continuare, le emozioni che provo, la necessità che mi spinge ad andare avanti.

Il tuo autore preferito, perché?
Non ho un preferito in senso stretto. Amo autori del calibro di Zafòn ma anche quelle rosa contemporanee come la Hoover. Amo moltissimi autrici italiane, soprattutto self. Amo la buona letteratura, le buon penne e quelle si nascondono ovunque, per fortuna.

Come è cambiato il tuo lavoro con l’impatto del digitale
E’ diventato più rapido, più immediato, più fruibile e più facilmente promuovibile. Direi tanto, quindi, anche il mio lavoro da editor ne ha piacevolmente risentito, è diventato più veloce e i contatti con gli autori più semplici.

Tu e i social network?
Amore e odio. Li adoro perché mi consentono di sentire e tenermi in contatto con chi amo e che magari è lontano, e per le persone splendide che mi hanno permesso di conoscere ma al tempo stesso trovo che abbiano preso troppo piede nella nostra quotidianità e mi manca quando era tutto “più reale”.

Cosa fai prima di scrivere?
Nessun rituale, a dire il vero, se non quello di liberare la mente e staccare il telefono. Poi mi lascio andare alla fantasia e alle emozioni e tutto si compie da sé.

Ricevuti rifiuti? Come hai reagito?
Non avendo mandato che poche volte i miei manoscritti a case editrici, no, sembrerà strano ma non ne ho mai ricevuti. Le Big con cui ho collaborato mi hanno cercata loro, salvo la prima volta con Rizzoli che mi ha subito dato risposta positiva, mentre per il resto, essendo una self, non sottopongo in visione a nessuno i miei romanzi e faccio tutto da me.



Musa ispiratrice?
Le mie emozioni, i miei sogni, alle volte i telefilm che amo e quello che mi fanno provare.
Ma soprattutto ciò che provo io, che sento, che sogno e che vorrei.

Tu e il sociale? Cosa ne pensi?
Sono poco sociale, nel senso che sono abbastanza una Lupa solitaria. Sto benissimo da sola e sono poco incline a riempire il mio prezioso tempo di solitudine con chiunque. Quando però sono con gli altri, sono decisamente di compagnia e trascino le situazioni e le serate, o giornate, condivise.

Perché leggere i tuoi libri?
Perché ci sono dentro io, tutta me stessa. Perché ci sono tante emozioni, ma soprattutto perché, nel mio piccolo, sono originali, o almeno così credo e mi dicono.

Descriviti in tre parole
Testarda, pessimista, stakanovista.

Consigliaci un collega
Una sola? E’ difficilissimo, ma se devo sceglierne una dico Roberta Volpi.

Eventi futuri
Sto lavorando a un nuovo romantic suspense, a metà tra lo young e il new adult e ho in programma almeno altre quattro pubblicazioni per questo 2018. Quindi tanti eventi in arrivo, che spero piaceranno a chi mi segue sempre con tanto affetto. E che ringrazio di cuore.


Contatti
Mi potete trovare sulla pagina Facebook al mio nome, oppure alla mail: deborah.fasola@libero.it.
Il mio sito invece è al link: http://deborahfasola2.wixsite.com/deborahfasola
Grazie di cuore per quest’intervista e per il vostro tempo, un caro saluto a tutti coloro che mi leggono e un abbraccio stretto a voi di Musa Distorta e In giro con l’arte!

Le redazioni di Musa Distorta e In giro con l’arte ti ringraziano e ti augurano in bocca al lupo per i lavori futuri, siamo certi che saranno sempre un grande successo.