oggi vi voglio parlare del libro d'esordio di Alessandra Angelini: La mia musica sei tu.
Sarò onesta, l'ho comprato per due ragioni: ho letto la pubblicità che faceva un mio sito amico ( Destinazione libri) e ho creduto che si trattasse del plagio dei miei Stazione d'arrivo e Prendi e vai. E visto che di scrittori furbetti ce ne è in giro, ho voluto controllare.
Secondo motivo che mi avrebbe comunque spinto a comprare il testo, anche senza il discorso del plagio, sono state le innumerevoli recensioni su Amazon. La cosa che mi ha incuriosita è che per metà erano positive e per metà negative e mi sono detta che poteva semplicemente essere una questione di gusti, ma l'ho comprato ed ecco la mia modestissima recensione.
TRAMA:
Isabella è una ragazza un po' smarrita. Che segue un preciso schema di vita, molto condizionato dalla famiglia. Al " padre padrone" si aggiunge il tradimento del compagno. Un giorno incontra un bel batterista che la trascina letteralmente nel suo mondo, quello della musica e da qui scopriamo il dietro le quinte di una band emergente e che la nostra Isabella è destinata a cambiare vita e a realizzare, finalmente se stessa.
GIUDIZIO:
Chiunque abbia letto i libri di Gioviale Concesion ( miei ) leggendo questa trama avrà pensato, come me, a un vero e proprio plagio, ma non si tratta di questo.
Veniamo quindi, prima alle note negative.
Proprio perché ho vissuto in prima persona una Band emergente per più di cinque anni, mi sento di dire che l'idea di Alessandra, purtroppo, è poco originale.
La storia è già sentita, lo svolgimento è lo stesso, la fine, ecco diciamo che la fine è stata un po' variata, perché al contrario di Sara Rinaldi ( Prendi e vai e Stazione d'arrivo) Isabella il suo percorso personale decide di farlo insieme a Denis con il quale allaccia subito una storia d'amore.
Quindi all'inizio del libro ho creduto che la protagonista in qualche modo fosse dipendente nuovamente di qualcuno, prima sceglieva attraverso le decisioni del padre, poi ... in base allo stato d'animo del protagonista, poi mi sono dovuta ricredere.
La seconda cosa che non mi è piaciuta è che all'inizio la protagonista è molto infantile, sembra una bambina indifesa e mostra poco la sua forza, un secondo prima piange il secondo dopo Denis parla ed è tutto dimenticato. Il che potrebbe anche essere, ma, nella realtà non avviene così velocemente.
Quindi il modo di raccontare alcune scene, per me è eccessivamente veloce, mentre per altre troppo lento.
Il libro, infatti, in alcuni tratti andrebbe sfoltito, perché rischia di essere privo di significato, mi spiego: ci sono alcuni dialoghi e alcune scene che non mandano avanti la storia, sono superflui e quindi lì, lettore, fai un respiro e dici: mi piace il suo stile e devo continuare per questo, ma è un po' pesante.
Altra nota stonata sono i salti temporali e proprio i dialoghi. Alcune volte non si capisce bene in ch periodo è svolta la scena e in alcuni dialoghi non si capisce bene chi è che parla.
Veniamo alle note POSITIVE che mi hanno permesso di DARE una possibilità a questo romanzo.
Lo stile è fresco, semplice, a tratti scorrevole e piacevole Non è banale e nemmeno retorico, al contrario di molti autori emergenti ( compresa me) la scrittrice non si è persa in frasi fatte, scontate, proverbi, luoghi comuni e la cosa MI PIACE.
Pur essendo un'idea poco originale, l'autrice è stata brava ad approfondire la situazione delle band emergenti di oggi, anche se devo dire che è molto più difficile di quanto lei non racconti, l'ho vissuto in prima persona e so di che parlo. Quindi avrei dato un enfasi molto più realistica, ma va bene comunque.
Mi piace anche che abbia approfondito altri temi, quali il rapporto con i genitori, una maternità improvvisa e tanto altro che non vi voglio svelare.
Il contenuto di questo libro è MOLTO BUONO, ma va sistemato e approfondito.
Parlando con l'autrice che mi ha aggiunta su facebook, ho scoperto che una CE ha dato una seconda possibilità a questo romanzo e che, presto, avremo la possibilità di rileggerlo come si deve!!!
In bocca al lupo Alessandra!
Concesion Gioviale
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