Amici di in “In giro con l’arte”,
sono ancora qui a parlarvi di Emiliano Gambelli, autore di cui ormai sono
appassionata. Ho cominciato a seguirlo come musicista, ma è stata veramente una
sorprendente scoperta anche come autore. Un animo gentile con tanta sostanza
racchiusa dentro il cuore.
Dopo avervi parlato del suo
secondo romanzo “L’ultima danza”, oggi vi racconto della sua prima opera,
nettamente differente, ma altrettanto profonda e sconvolgente.
Questo libro mi ricorda il film
con la Paltrow, “Sliding doors”, tema dominante dei libri di Emiliano sono, infatti,
le seconde possibilità, ma, a mio avviso, Gambelli è stato più bravo del
regista.
Cosa sarebbe successo se in
quell'attimo ci fosse stato un dettaglio diverso?
“I due angeli”, questo è il titolo,
narra le vicende di Syrio, scrittore e lavoratore di una rivista indipendente,
con una madre molto presente e una fidanzata “dannata” che sembra pensare
soltanto a se stessa e a vestiti e manicure, ignorando il disagio di cui è
prigioniero il compagno. Presto però le cose cambieranno, u
n tamponamento con
una donna misteriosa lo catapulteranno in ambigue e strane situazioni che gli
permetteranno di guardarsi nel profondo e trovare risposte alle domande che,
durante la sua vita, si è posto. Ma non è mai tutto come sembra…
Emiliano, infatti, ha
l’incredibile capacità di sorprendere il lettore ogni volta che si cambia
pagina. E questo, sempre, fino all’ultimo rigo.
Il bello dei romanzi di questo
autore è mischiare le carte e confondere il lettore.
Il suo modo di scrivere, fresco,
schietto e ironico rende la lettura veloce e interessante, poi ha una grande
capacità di sintesi, senza omettere indizi e particolari importanti per la
trama del romanzo.
Devo ammettere che leggendolo, ho
pensato seriamente che si potrebbe prestare a un corto cinematografico. In
questo romanzo c’è di tutto: azione, il solito viaggio dell’anima, un gioco di
dualismi simpatici e avvincenti, mistero, indizi, se mi chiedessero di che
genere stiamo parlando, davvero non saprei rispondere, mai letto un componimento
narrativo “completo”, breve, ma intenso e avvincente.
Questo è davvero un “nuovo”
talento e mentre aspettiamo il suo nuovo lavoro, continuiamo a sorridere con le
vicende di un Mario Rossi qualunque de “La divina tragedia” parodia realistica
del capolavoro di Dante. Una sfida ardua per questo giovane autore, ma che,
almeno fin quanto letto sin ora, sta superando alla grande.
Vi invitiamo a seguire le vicende
di questo “trapassato” qui:
https://www.wattpad.com/user/EmilianoGambelli/activity/9400159667?utm_source=email-message_broadcast
Ah e se vi va di passare, la sua
band “La fine” suona il 3 Luglio qui:
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