ricevo un appello da parte di Loriana Lucciarini, un'autrice a me cara che da mesi si batte per questa campagna e, oggi, più che mai, dobbiamo agire e reagire. Ecco un modo per farlo:
CONTEST PER LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE!
mi ero ripromessa di riposare, ma non posso essere indifferente davanti a questo. E così tutte le autrici donne, ma anche gli autori e anche, perché no, anche i lettori.
Mi aiutate, vero?
Per ogni tappa del Blog Tour sarà possibile lasciare un commento con uno slogan che diventerà la nostra campagna di sensibilizzazione da luglio in poi, aperta a tutti quelli che vorranno sostenerla, semplicemente condividendo il banner identificativo. E ci auguriamo che la protesta diventi virale!
Tra tutti i suggerimenti, sceglieremo quello più efficace, impattante, che verrà trascritto nel banner identificativo della campagna stessa, in modo che chiunque voglia aderire, blogger e non, possa condividerlo. Avrà, inoltre, la possibilità di scegliere 1 ebook tra quelli gentilmente messi a disposizione dagli autori, che verranno resi noti nel corso del Blog Tour, e 1 copia cartacea di “4 petali rossi. Frammenti di storie spezzate.” di Arianna Berna, Monica Coppola, Silvia Devitofrancesco, Loriana Lucciarini, ed. Arpeggio Libero, l’antologia solidale contro la violenza sulle donne per il progetto della “Casa delle donne nella Marsica” di BeFree, di cui vi avevamo parlato QUI.
Regole del contest
diventate lettori fissi dei blog del tour (gadget “unisciti a questo sito” nei blog Gli scrittori della porta accanto, Sognando tra le righe e Books Hunters Blog oppure, nel nostro caso, mettere mi piace alla pagina Facebook “Il Mondo dello Scrittore“);
lasciate un commento per ogni tappa con la vostra proposta di slogan per la campagna di sensibilizzazione, avrete, così, la possibilità di proporre 5 diversi slogan.
E, indipendentemente dal contest, se vorrete, condividete sia il banner, sia il video. Un modo apparentemente insignificante per far sentire la nostra voce. Forse parlarne non basta, ma l’indifferenza è un’offesa per le vittime. Un modo, quello che conosciamo, da scrittori e blogger, per far sentire meno sole le donne, un abbraccio collettivo come in un’accogliente casa comune.
Uno spiraglio di speranza. Perché uscire dalla violenza, si può.
PER INFO QUI:
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