mercoledì 31 maggio 2017

Marco Cibecchini e i suoi romanzi Erotici

Dopo il grande successo della fiera del libro di Firenze, tenutesi lo scorso febbraio, Marco Cibecchini torna a parlare dei se e dei suoi libri, questa accompagnato dalla collega e amica scrittrice Anna Meola.

 
Altea 
Altea è una fotomodella che vive a Firenze; dopo aver posato per la nuova campagna pubblicitaria di una famosa ditta di cosmetici, viene invitata al meeting di presentazione, lì conosce Bruno, il responsabile aziendale del coordinamento per la Toscana. È un bell'uomo alto con caratteristiche mediterranee, nascerà una relazione imperniata da forte attrazione sessuale. Altea giovane donna libera e spigliata, permetterà a Bruno di realizzare tutte quelle fantasie che Valentina sua moglie non gli ha mai concesso. Ma l’imprevedibilità del fato romperà gli equilibri, accadrà qualcosa che rimescolerà i ruoli dei personaggi. Se ne aggiungerà un altro Andrea, un affermato architetto di Milano riservato e un po’ misterioso che vive in compagnia del suo pastore tedesco, in una bella villa con piscina da lui progettata. Il suo ingresso sarà determinante per l’evoluzione della storia.


Oltre la scelta

Una giovane e bella donna viene rapita da un uomo e condotta in una cantina. Lei non ricca, non famosa, si angoscia nel tentativo di capire il perchè del rapimento. Si accorgerà ben presto che lo scopo è di natura sessuale estrema. In un crescendo che può lasciare sconcertati, il romanzo vive la storia attraverso i suoi occhi, le sue sensazioni, le sue sofferenze. Consigliata la lettura a persone adulte non eccessivamente sensibili.

martedì 9 maggio 2017

Favolette Morali - Eric Gentili


Amici del web,
appena terminato il libro di Enrico Gori, alias Eric Gentili. Avevo già letto qualche favola perché oggi lo devo presentare, ma non ho resistito. 
Al contrario di quanto può far sospettare il titolo, il libro è destinato anche a un pubblico adulto e a ragazzi dai dodici anni in su. Si tratta di una raccolta di favole brevi e lunghe accompagnate dalle illustrazione di Edoardo Gori, fratello dello scrittore.
Ho trovato queste favole schiette e a volte anche incredibilmente vere. In alcuni casi, mi hanno regalato speranza, altre volte rabbia, in quanto noi esseri umani ci perdiamo davvero in un bicchiere d’acqua.
Nel libro si spiega benissimo la nostra evoluzione, ma è davvero tale? 
Tutte le favole sono incentrate su sentimenti quali avidità, potere, cambiamento, evoluzione, egoismo, etichette sociali, e su quanto la pigrizia a volte non ci porta a vedere il vero lato delle cose. Spesso è più facile seguire la corrente che fermarsi a ragionare e vedere il giusto delle cose. 
Senza essere troppo pesante, Eric riesce a portare il lettore a riflettere bene su tante cose, su come nascono dei sentimenti, su come si fanno delle supposizioni e su quali conseguenze possano nascere quando si etichetta qualcuno.
I suoi studi lo hanno portato a essere riflessivo, a fermarsi, a analizzare ogni singolo sentimento positivo o negativo che sia e a frammentarlo completamente, fino a capirne e poi descriverne l’origine. 
In alcuni casi, certe storie mi hanno toccato da vicino, perché l’essere umano si attacca sempre di più a cose che sembrano esistere e darci benessere, ma si perde di vista la complessità dell’animo. Forse perché invece di evolvere, ci siamo impigriti davvero?
Vi invito a leggere queste favole che non sono tanto lontano dalla realtà e a soffermarvi un attimo per riflettere sul vero significato delle cose. Non si perde tempo. Ci si arricchisce.


Alterazione del bene - Matteo Angioni

Cari amici del web,
due libri al mese, questa è la promessa che ho fatto a me stessa. Perché? Perché oltre a essere viaggi quasi gratuiti, insegnano tante cose.
Due giorni fa ho aperto “Alterazione del bene” di Matteo Angioni, è il secondo libro che leggo di questo autore e ogni volta mi sorprende. Tra "Un piccolo gesto" e questo, preferisco questo.
Il romanzo narra la storia di un incontro tra due donne, nato in circostanze pericolose e dolorose che le portano a vedersi una volta sola e poi a riprendersi nel futuro. Una storia centrata sull'odio, sulla perdita, sul perdono e sulla vendetta. Alessandra è vittima di se stessa, ma anche di un passato ricco di violenza e frustrazione. Ottawa è vittima di una perdita importante che la porterà a concentrarsi esclusivamente sul lavoro. Due immensi dolori affrontati da punti di vista completamente diversi.

Qual è il limite tra il bene e il male?
Cosa è veramente giusto o sbagliato?
Si può perdonare tutto o si si deve vivere con l’accettazione che persone ed eventi ci hanno aperto una cicatrice nel cuore che non si chiuderà mai?

Queste sono le cose che mi sono chiesta durante la lettura.
Nel libro ci sono pochi personaggi, ma con caratteri forti e contrastanti tra loro. Il modo che ha Matteo di scrivere e descrivere angosce, dolore, amore, odio, frustrazione e vendetta, è impeccabile a tal punto che io sono riuscita a sentire davvero l’angoscia e mi sono sentita molto vicina al personaggio di Ottawa. Sono pochi i libri che riescono a coinvolgermi emotivamente e questo è uno di loro. Devo dire che quando ho chiuso il libro, sono rimasta a bocca aperta. Un finale che non immaginavo. Un po’ mi ha spaventato perché alla fine, pur essendo frutto della fantasia dell’autore, non mi è difficile immaginare una storia così nella realtà.
La linea tra bene e male è sottile. Ma chi ha stabilito cosa è bene e cosa è male? Le nostre convinzioni, i nostri attaccamenti, la nostra famiglia. 
Alessandra vive in una di quelle malate e di conseguenza il suo carattere matura in un modo contorto e pericoloso, soprattutto per se stessa.
Ottawa è convinta che perdonare sia la cosa migliore per vivere e continuare a farlo nel modo migliore, ma è davvero così? Prendere consapevolezza che qualcuno ci ha fatto del male, accettarlo e poi perdonarlo cercando di capire perché determinate persone fanno determinate scelte, è veramente giusto?

Io credo che anche qui ci sia un limite e Matteo lo delinea bene, soprattutto nel finale.
Alla fine, non si può salvare chi non vuole essere salvato e chi commette un errore e non vuole cambiare o essere aiutato, continuerà a farlo. Quindi il perdono serve veramente? O è solo una bugia che facciamo a noi stessi? Per sentirci meglio noi?
 Potrei spiegare meglio le risposte, ma vi invito a leggere questo testo ricco di punti di riflessione.

martedì 2 maggio 2017

Fino in fondo - Romanzo d'esordio di Alessandro Orfeo

Fino in fondo di Alessandro Orfeo è un libro che lascia il segno. Sono letture che, almeno una volta nella vita, andrebbero fatte con cura e attenzione.
Ivan, il protagonista, ci insegna come un evento tragico e doloroso possa cambiare la nostra vita. Non necessariamente in peggio. Un viaggio dell’anima, in solitaria, pieno di domande, paure e insicurezze che pian piano si accettano o assopiscono nel tempo. Un uomo distrutto che in sella alla sua moto, scappa dalla realtà alla ricerca di qualcosa. Qualunque cosa che risponda alle sue domande esistenziali. Un incontro con un “semplice barista” lo porterà a guardarsi dentro e gli insegnerà che la felicità non è legata agli altri. Viene da noi. Dal nostro “dentro”.
In questo minuscolo libro tascabile, di soli 7 euro, ho trovato molti punti di riflessione. Nonostante la giovane età di Orfeo, sentimenti, sensazioni, paure, ansie e dolori sono descritti in modo maturo e mai banale. Oltre ad essere il viaggio dell’anima del protagonista è una sorta di guida per chi, giovane o no, ancora è alla ricerca di se stesso e di questa felicità ambita di cui tutti parlano.
Non si cade mai in banalità o frasi fatte, la lettura è piacevole, a volte un po’ rallentata da qualche errore, ma niente di grave, considerando che questa è l’Opera prima dell’autore. E per esserlo, direi che siamo a un bel punto. Mi piace la profondità in cui descrive certi argomenti, la schiettezza, la naturalezza e la sobrietà nel raccontare paure, senza vergogna, senza giri di parole. Spesso, gli esordienti, cadono in meccanismi forse automatici come le frasi fatte, d’effetto, similitudini. Fortunatamente non è il caso di Alessandro che con questo libro, mi ha regalato maggior consapevolezza di ciò che io stessa vivo, di come lo vivo e di come dovrei seguire semplicemente il corso della vita. Per me è stato una sorta di “memo” in cui mi sono ritrovata e con il quale ho rammentato cosa voglio per me. Cosa sia giusto per me.
Complimenti all’autore e all’editore nel scegliere una persona e un personaggio così. Mi auguro di poter leggere presto altri scritti di Alessandro. Intanto gli faccio i miei complimento e un grande in bocca al lupo per questo lunghissimo e nuovissimo viaggio.