sabato 16 maggio 2020

Intervista - Daniele Conti - Scrittore


1 – Perché hai cominciato a scrivere? C’è un’immagine nella sua memoria che ricollega al momento in cui ha deciso di diventare scrittrice?

La scrittura, (così come la lettura), sono state sempre presenti nella mia famiglia e anche in me di conseguenza.
Probabilmente la vena di scrittore, mi è venuta dopo aver letto buona parte dei gialli di Agatha Christie; e in parte ai miei viaggi. (con i genitori prima, e dopo da solo)

2 – Ci racconti il suo rapporto con la scrittura e com’è cambiato nel tempo. Cosa significa scrivere oggi e cosa significava agli inizi? Cos’è rimasto? Cos’ha perduto? E cosa ci ha guadagnato?

Dal mio punto di vista, non è cambiato molto. Era un divertimento prima, e lo è anche adesso. Se uno si diverte a fare ciò che gli piace, non sente ne fatica ne stress. Forse il cambiamento è nel modo di scrivere. Venti anni fa, avevo un tipo di approccio, adesso spero di essere  migliorato. Perduto…. Qualche ora di sonno e una persona importantissima. Guadagnato… la mia accresciuta autostima e una diversa percezione della vita.

3 – Qual è il suo pubblico ideale? A che lettore pensa quando scrive?


Il mio pubblico ideale, è chiunque voglia dedicare il suo tempo a leggere i miei libri. (specialmente chi li apprezza.)
Penso sempre a me stesso. Se la trama la trovo interessante, allora credo di aver fatto un buon lavoro..poi, ovviamente sono i lettori che giudicheranno.

4 – Che relazione c’è tra la scrittura e la società, con le sue influenze politiche e culturali? E come convivono questi aspetti nella sua produzione letteraria?

Credo che ogni tipo di società, influenzi molteplici aspetti del tempo in cui si sviluppa. La scrittura non fa eccezione. Quindi si. La società influenza il modo di scrivere sia socialmente che politicamente…( basta pensare al politically correct). Per quanto riguarda me, cerco sempre di mantenere uno stile sobrio, che non risenta degli influssi della società odierna..( anche se nell'ultimo romanzo non posso dire di non aver passato un po’ il segno.)

5 – In che misura gli incontri (con altri scrittori, poeti, intellettuali) hanno influito nella sua poetica/scrittura? Ci parli anche delle fiere, per cortesia.


Le fiere sono state una vera scoperta per me. Avevo paura la prima volta, e si trattava di Lucca Comics..( quindi qualcosa di grosso). Il rapportarmi con gli altri autori, mi ha fatto scoprire nuovi modi di pensare, di scrivere, e mi ha dato anche modo di liberarmi (in parte), della timidezza.

6 – Quali autori l’hanno formata maggiormente e com’è arrivato a loro?

Gli autori che mi hanno formato di più, sono senza dubbio Clive Cussler e James Rollins. Soprattutto Rollins, che ha un modo diretto di scrivere i suoi  romanzi. Come ci sono arrivato?...leggendoli per pura curiosità. Leggo di tutto.

7 – Che rapporto ha con il mondo letterario? Esiste ancora un luogo ideale di incontro/scontro tra autori?

Esiste eccome! Sono del parere che ogni volta che ci si confronta con un altro autore, si possono trarre dei benefici o meno. E’ sempre un terreno di incontro/ scontro. Non dobbiamo mai dimenticare che ogni autore, è prima di tutto un uomo/donna, con un proprio passato e un’esperienza diversa dalla nostra. Sta a noi capire dove si impara o meno, dal confronto.


8 – In che stato si trova la letteratura italiana oggi? Vede delle mancanze rispetto al passato, trova che ci siano delle fioriture interessanti?

Rispetto al passato, la letteratura italiana ha fatto passi da gigante. Molti nuovi scrittori si sono affacciati a questo mondo, e qualcuno è riuscito a emergere. Vorrei che ci fosse più fiducia da parte delle case editrici, perché ancora troppo spesso, cerchiamo persone già formate, ma nessuno nasce scrittore o giornalista o avvocato o medico. Se non viene data possibilità di crescita, molti talenti resteranno incompiuti. In altre nazioni europee lo hanno capito. Noi in Italia continuiamo a essere lenti in tal senso.

9 – E per finire un gioco: se potesse scegliere solo tre libri da consigliare, quali sarebbero?


A parte la mia trilogia?...scherzo. Fragment di Warren Fahy…..Il Dio del fiume di Wilbur Smith, e Impronte degli Dei di Graham Hancock.

10 – Ci lasci i suoi contatti per favore




10) Daniele Conti . tel: 342 7379019    e mail: danieleconti341@gmail.com

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